Erbaluce di Caluso La Campore 2019 - VINOalToP

Erbaluce di Caluso La Campore 2019

Prezzo di listino
€10,50
Prezzo scontato
€10,50
Prezzo di listino
Esaurito
Prezzo unitario
per 
Imposte incluse.

Prodotto con sole uve Erbaluce, l’Erbaluce di Caluso DOCG di La Campore presenta colore giallo paglierino con riflessi verdi e profumo fine che ricorda i fiori di campo. Al palato è fresco, secco, con un’elegante acidità.

Le viti di Erbaluce, di 20-40 anni, si estendono su circa due ettari e sono allevate a pergola (per il 70%) e a spalliera. Le erbe spontanee sono falciate e i residui della potatura sono trinciati e lasciati nel vigneto per arricchire il terreno di sostanza organica. Per prevenire malattie e parassiti sono utilizzati prodotti consentiti in agricoltura biologica e, solamente in caso di necessità, sono impiegati prodotti ammessi dal disciplinare di agricoltura integrata redatto dalla Regione Piemonte.

Solitamente nella seconda metà di settembre avviene la raccolta manuale: i grappoli sono riposti in cassette di circa 15 chili e sono trasportati nella cantina aziendale. Segue la vinificazione in bianco che prevede la chiarifica ad azoto, la fermentazione a temperatura controllata e l’affinamento in vasca in acciaio inox per circa sei mesi

La produzione media annua è di 8.000 bottiglie.

La Campore (dal latino “Campus regis”) è stata acquistata nel 1974 dalla famiglia Fiamenghi di Saronno. All’epoca era un rustico di proprietà dei Conti Valperga di Masino circondato da circa 38 ettari di bosco ceduo, che ben presto vennero riportati alla loro vocazione originaria

La Campore e i suoi vigneti, che costituiscono un corpo unico di circa 4 ettari sviluppato attorno all’azienda, si trovano a 475 metri di altitudine sulla collina di Masino, una frazione di Caravino, a pochi passi dal castello omonimo. La proprietà, situata nel contesto naturalistico dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, è contraddistinta da terrazzamenti sorretti da antichi muretti a secco in pietra ed è circondata da quei boschi che dipingono di verde il Canavese